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Novembre 2017

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Cp company: attraverso una lente per guardare la città!

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Quella di C.P. Company è una storia autentica e originale, scandita da tappe fondamentali, non solo per il percorso imprenditoriale dell’azienda, ma per la storia stessa della moda e dello sportswear italiano.
Nel 1971,il suo fondatore, Enzo Fusco, uomo poliedrico e fantasioso dalla natura spiccatamente creativa e innovatrice entra in contatto con l’estro e le doti rivoluzionarie del designer italiano Massimo Osti e, nasce una delle aziende italiane maggiormente riconosciute su scala mondiale per lo sportswear e per l’abbigliamento maschile.
Osti veniva dal mondo della grafica pubblicitaria, ma intorno agli anni 70 disegnò una collezione di t-shirt utilizzando le stesse tecniche di stampa, che veniva usata per la carta. Accettò quindi in seguito di creare una vera e propria collezione di abbigliamento maschile e diventare socio dell’azienda a cui volle dare il nome di Chester Perry, come quella in cui lavorava Bristow, il protagonista di un fumetto popolare in quegli anni.   Nel 1978, la Chester Perry divenne quella che oggi conosciamo con il nome di C.P. Company.
Con C.P. Company, Osti potè sperimentare tutta la sua creatività con idee da subito rivoluzionarie per il settore e con lavorazioni all’avanguardia, come il “tinto in capo”, un procedimento che permetteva di ottenere effetti di tono su tono grazie alla diversa reazione che avevano i diversi materiali che componevano un capo finito, ad un unico bagno di tintura.


Da oltre 45 anni, la C.P. Company è l’azienda che più di ogni altra conserva e perfeziona tecniche di tintura che ne fanno la principale caratteristica del brand.
Alla base della filosofia dell’azienda ci sono due concetti che ispirano da sempre le collezioni di abbigliamento: un’attenta indagine sulle funzioni d’uso delle uniformi di tradizione militare e degli abiti da lavoro e la trasformazione della materia nel laboratorio sperimentale del colore.
Le uniformi come ispirazione, perchè da sempre riassumono eleganza e funzionalità, caratteristiche imprescindibili per il marchio C.P. Company e che sono la base essenziale su cui si fondano tutte le ricerche stilistiche e produttive del brand.
Uno dei momenti storici dell’azienda che ne ha segnato il percorso per sempre, fu il 1988, quando l’estro di Massimo Osti, creò quella che sarebbe divenuta la giacca icona rappresentativa del brand: la Goggle Jacket.

Realizzata per i piloti della Mille Miglia, la giacca da uomo è famosa per le lenti inserite direttamente sul cappuccio e sulla manica, ideate per facilitare i movimenti dei piloti durante le gare. Questa idea di applicare le lenti sul bavero prima e sul cappuccio poi, veniva dalle giacche della guardia militare giapponese e servivano come protezione totale dal vento e dagli agenti atmosferici.
Di nuovo uno sguardo interessato all’equipaggiamento militare ove si raggiungeva il massimo grado di evoluzione tecnica applicata all’abbigliamento.


Oggi il tema delle lenti ha influenzato ulteriormente le collezioni C.P. Company e, l’applicazione delle lenti è stata ampliata inserendole nei cappucci delle felpe da uomo, impressi sulle t-shirt e hanno dato vita a nuovi modelli con la lente inserita sul braccio del giaccone uomo.
Dalla sua fondazione, fino ad oggi la C.P. Company si è sempre distinta per la volontà di anticipare le tendenze e con creatività e intuito vestire intere generazioni di uomini.

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